siamo la pioggia di lacrime di questo universo
che slava dal mondo il velo pietoso steso su esso
che cosa è che oggi può essere diverso?
perché tutto appare ancora uguale, ignorante e pretestuoso?
si ripetono gli schemi solcati nelle nostre menti,
ci confondono i suoni
diffusi nell'atmosfera dai pretendenti
- dagli ignoranti, egoisti, ottusi, allineati,
caduti nelle reti .
intoniamo i nostri canti, con forza, con dolcezza,
solletichiamo le nostre menti, finché risentano il suono che proviene dall'interno
dove risiede la verità su tutto
e di leggi, diritti e doveri, non ci sarà più bisogno.
Il rispetto intrinseco,
l'armonia dell'universo
ci guiderà sul nostro percorso
verso l'abbondanza con visione cristallina
e sensazione di immensa bellezza.
C'e forse bisogno che crediamo che qualcuno ci salvi?
perché chi verrà salvarci, ancora un'altra volta stenderà le sue reti
di schiavitù e dipendenza.
Siamo salvi dal momento che ci siamo ritrovati,
riconosciuti, noi stessi,
nella nostra essenza,
tutti collegati
dal filo conduttore ad immensa potenza
che ci lega con i piedi a terra e ci parla a mezzo della nostra voce interna,
sincera
alla ricerca di quello che tutti sogniamo immaginando,
tutti, con il cuore in mano,
solo l'amore e la vita intessuta di esperienze
per dipingere con le proprie mani il quadro con tutti quanti i colori,
visibili ed invisibili ai nostri occhi bendati dall'illusione che ci ha guidati fino a qui.
Intoniamo tutti adesso
la musica dell'amore dell'universo o dio stesso
partendo dalla prima lettera dell'alfabeto
dall'io - me stesso - risuonando con il vuoto immenso
che lascia spazio
intonato nel silenzio,
come una corda, tesa al punto giusto,
crea intorno al io - me stesso - tutto
da condividere con l'altro me
il meglio di ciò che qui è da vivere